PREGHIERA
Ti benediciamo, Signore Dio nostro, perché tu hai voluto che tuo Figlio Gesù mettesse la sua tenda tra di noi e nascesse come uomo a Betlemme, la casa del pane: dona a tutti noi, figli da te amati, la tua pace in questo giorno festoso, e la nostra tavola ricca dei tuoi doni dica la nostra gioia per la presenza dell’Emmanuele in mezzo a noi. Sii benedetto ora e sempre. Amen.
Maria, donna del primo sguardo
Santa Maria, donna del primo sguardo, donaci la grazia della tenerezza.
Le tue palpebre, quella notte, sfiorarono 1’Agnello deposto ai tuoi piedi con un tiepido brivido d’ala.
Le nostre, invece, si poggiano sulle cose, pesanti come pietre.
Passano sulla pelle, ruvide come stracci di bottega.
Feriscono i volti, come lame di rasoio.
I tuoi occhi vestirono di carità il Figlio di Dio.
I nostri invece, spogliano con cupidigia i figli dell’uomo.
Santa Maria, donna del primo sguardo, grazie perché, curva su quel bambino, ci rappresenti tutti.
Tu sei la prima creatura ad aver contemplato la carne di Dio fatto uomo: e noi vogliamo affacciarci alla finestra degli occhi tuoi per fruire con te di questa primizia.
Ma sei anche la prima creatura della terra che Dio ha visto con i suoi occhi di carne: e noi vogliamo aggrapparci alle tue vesti per spartire con te questo privilegio.
Grazie, impareggiabile amica dei nostri Natali.
Speranza delle nostre solitudini.
Conforto dei nostri gelidi presepi senza cori di angeli e senza schiere di pastori.
Perdonaci se i nostri sguardi sono protesi altrove.
Se inseguiamo altri volti.
Se corriamo dietro ad altre sembianze.
Ma tu sai che nel fondo dell’ anima ci è rimasta la nostalgia di quello sguardo.
Anzi, di quegli sguardi: del tuo e del suo.
E allora, un’ occhiata, daccela pure a noi, madre di misericordia.
Soprattutto quando sperimentiamo che, a volerci bene, non sei rimasta che tu.