in preghiera – MARIA

Maria, donna del primo sguardo

Santa Maria, donna del primo sguardo, donaci la grazia della tenerezza.

Le tue palpebre, quella notte, sfiorarono 1’Agnello deposto ai tuoi piedi con un tiepido brivido d’ala.

Le nostre, invece, si poggiano sulle cose, pesanti come pietre.

Passano sulla pelle, ruvide come stracci di bottega.

Feriscono i volti, come lame di rasoio.

I tuoi occhi vestirono di carità il Figlio di Dio.

I nostri invece, spogliano con cupidigia i figli dell’uomo.

Santa Maria, donna del primo sguardo, grazie perché, curva su quel bambino, ci rappresenti tutti.

Tu sei la prima creatura ad aver contemplato la carne di Dio fatto uomo: e noi vogliamo affacciarci alla finestra degli occhi tuoi per fruire con te di questa primizia.

Ma sei anche la prima creatura della terra che Dio ha visto con i suoi occhi di carne: e noi vogliamo aggrapparci alle tue vesti per spartire con te questo privilegio.

Grazie, impareggiabile amica dei nostri Natali.

Speranza delle nostre solitudini.

Conforto  dei  nostri  gelidi presepi senza cori di angeli e senza schiere di pastori.

Perdonaci se i nostri sguardi sono protesi altrove.

Se inseguiamo  altri  volti.

Se  corriamo dietro ad altre sembianze.

Ma tu sai che nel fondo dell’ anima ci è rimasta la nostalgia di quello sguardo.

Anzi, di quegli sguardi: del tuo e del suo.

E allora, un’ occhiata, daccela pure a noi,  madre  di  misericordia.

Soprattutto  quando  sperimentiamo  che,  a volerci bene, non sei rimasta che tu.

 

Maria, donna accogliente

Maria, donna accogliente, tu che hai conosciuto la semplicità del quotidiano nella tua casa di Nazareth, rendici capaci di relazioni serene in famiglia, sul lavoro, nel gioco, nella scuola, nello sport.

Donaci la forza di fare il primo passo per costruire la pace, nel dare il perdono, nel porgere un saluto, un sorriso, un aiuto, facci uscire dai nostri egoismi, insegnaci ad essere ospitali verso i fratelli, donaci un corpo e un cuore aperti alla più gratuita ospitalità.