Le letture della Domenica

Parrocchie Duomo – Santa Maria Maggiore

letture della messa  – versione stampabile

5 maggio 2024

VI Domenica di Pasqua

Il Signore ci convoca per celebrare nella gioia l’incontro con lui.

Siamo ancora illuminati dallo splendore della Pasqua, godiamo le primizie della salvezza che Dio ci dona in Cristo Gesù e vogliamo manifestare a lui la nostra gratitudine per quanto ha fatto per noi. Apriamoci all’amore di Dio e chiediamo allo Spirito di farci riconoscere in ogni uomo un nostro fratello.

 

PERDONARE

Signore, che nell’acqua e nello Spirito ci hai rigenerati a tua immagine, abbi pietà di noi. Signore pietà

Cristo, che mandi il tuo Spirito a creare in noi un cuore nuovo, abbi pietà di noi. Cristo pietà

Signore, che ci fai concittadini dei santi nel tuo regno, abbi pietà di noi. Signore pietà

COLLETTA

O Padre, che nel tuo Figlio ci hai chiamati amici, rinnova i prodigi del tuo Spirito, perché, amando come Gesù ci ha amati, gustiamo la pienezza della gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

 

ASCOLTARE

1ª lettura – At 10,25-27.34-35.44-48

Anche sui pagani si è effuso il dono dello Spirito Santo.

Nella chiesa di Gerusalemme nasce un dilemma: la redenzione era solo per il popolo dell’antica alleanza o per il mondo intero? Erano degni anche i pagani di ricevere il battesimo e divenire figli di Dio?

Lo Spirito interviene nell’indicare l’universalismo della redenzione pasquale del Cristo e la sua apertura a tutte le genti.

Dagli Atti degli Apostoli

Avvenne che, mentre Pietro stava per entrare [nella casa di Cornelio], questi gli andò incontro e si gettò ai suoi piedi per rendergli omaggio. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Àlzati: anche io sono un uomo!».

Poi prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga».

Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola. E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si stupirono che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo; li sentivano infatti parlare in altre lingue e glorificare Dio.  Allora Pietro disse: «Chi può impedire che siano battezzati nell’acqua questi che hanno ricevuto, come noi, lo Spirito Santo?». E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Quindi lo pregarono di fermarsi alcuni giorni.

Parola di Dio.

 

Dal Salmo 97 (98)

Guardando profeticamente alla vittoria finale di Cristo, il salmo innalza a Dio un inno vittorioso per la sua vittoria sulle potenze del male. La Pasqua del Signore, nei suoi effetti di salvezza, non esclude nessuno, ma si allarga a tutti i popoli della terra.

Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Cantate al Signore un canto nuovo,

perché ha compiuto meraviglie.

Gli ha dato vittoria la sua destra

e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.

Egli si è ricordato del suo amore,

della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio.

Acclami il Signore tutta la terra,

gridate, esultate, cantate inni!

 

2ª lettura – 1 Gv 4,7-10

Dio è amore.

Giovanni ci comunica il motivo dominante della volontà universale di salvezza in Dio. Egli ci ha amati per primo e ha mandato il suo stesso Figlio perché noi avessimo il perdono dei peccati e partecipassimo alla vita divina. Dio è amore e da lui promana il comandamento dell’amore come frutto primario della Pasqua.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.

In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui.

In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i     nostri peccati.

Parola di Dio.

 

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,

e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.

Vangelo – Gv 15,9-17

Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.

Sentiremo alcune parole di Gesù pronunciate nell’Ultima Cena. Parole di amore, parole sull’amore. Per amore Cristo ha donato a noi la vita e quel dare la vita si traduce per noi nell’osservanza del comandamento dell’amore di Dio e dei fratelli. Un amore modellato sull’amore pasquale del Signore Gesù.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».  Parola del Signore

 

PREGHIERA DEI FEDELI

La gloria di Dio, che risplende  nella morte e risurrezione di Gesù, ci viene donata attraverso lo Spirito Santo, che ci permette di vivere nella fede, nella speranza e nella carità. Preghiamo insieme e diciamo: Donaci, Signore, il tuo Spirito d’amore.

Dio dell’amore,  che ci hai amati e ci ami per primo e chiami tutti quelli che credono in te ad amarsi l’un l’altro come tu hai amato noi, aiuta la nostra comunità parrocchiale a camminare e a rimanere nel tuo amore, preghiamo.

Principe della pace, spegni l’odio nel mondo perché si ponga fine ai conflitti e alle guerre; riconcilia le famiglie divise, concedi a tutti il dono della pace pasquale, preghiamo.

Figlio del Padre, unisci le nostre comunità cristiane, perché nella diversità dei carismi si manifesti l’unico dono dello Spirito Santo, preghiamo.
Agnello di Dio, sostieni il cammino di coloro che si preparano al sacramento del matrimonio, perché comprendano la bellezza del dono che ricevono e  lo vivano nell’autenticità, preghiamo.

Signore, che risorgendo da morte ci hai resi partecipi dei tuoi doni pasquali, fa’ che, fedeli ai tuoi comandamenti, ti serviamo sempre con cuore puro e riconoscente. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

 

DOPO LA COMUNIONE

Dio onnipotente, che nella risurrezione di Cristo ci fai nuove creature per la vita eterna, accresci in noi i frutti del sacramento pasquale ed infondi nei nostri cuori la forza di questo nutrimento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

  

AVVISI

 

Martedì 7/5: alle ore 18 presso l’Oratorio del Duomo: ultimo incontro del percorso Sulla Tua Parola: meditazione biblica per gli adulti sui vangeli delle domeniche del tempo di Pasqua.

In maggio ogni sera dal lunedì al venerdì alle 20.30: preghiera del rosario  in Piazza Duomo presso la Madonna degli annegati.

Giovedì 9/5: le suore canossiane invitano tutti alle ore 19 in Cattedrale, alla Messa presieduta dall’arcivescovo Lauro per il 250° anniversario della nascita di Maddalena di Canossa

Domenica 12/5: Messa di prima comunione dei nostri ragazzi alle ore 11.15 in S.Maria Maggiore.

Preannunciamo che sabato 18/5, vigilia della Pentecoste, sarà celebrata  alle 20 la Messa festiva con veglia, presieduta da mons. Manzana. Perciò non ci sarà la Messa festiva delle ore 19.00.

 

  

PREGHIERA

 

Benedetto sii tu Signore, in ogni momento della nostra vita: nella salute e nella malattia, nella sofferenza e nella gioia.

In Gesù, tuo Figlio, ti sei chinato sulla nostra umanità ferita per risanare tutti coloro che erano prigionieri del male.

Ancora oggi, come buon Samaritano, ti fai vicino ad ogni persona ferita nel corpo e nello spirito, per portare i segni della consolazione e della speranza.

Per il dono del tuo spirito, fa’ che ogni condizione di paura si apra alla fiducia, ogni situazione di dolore sia illuminata dalla speranza, ogni atteggiamento di egoismo si converta nella gioia della condivisione e del servizio.

Fa’ che la nostra esistenza sia una casa accogliente, fondata sulla roccia del tuo amore.