Carissimi,
cosa ha da dirci l’evento del Natale in quest’anno che ancora ci fa sperimentare tutta la nostra fragilità e l’incertezza del futuro? Mi pare di aver trovato in una espressione di S.Paolo una chiave di lettura molto significativa di questo mistero inesauribile dell’incarnazione. Scrive l’apostolo nella seconda Lettera ai Corinzi: “Da ricco che era si è fatto povero per voi perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà” (2Cor.8,9).
Mi riempie di tenerezza e di riconoscenza il lieto annuncio di un Dio che ci considera talmente importanti, che non gli pesa spogliarsi dei suoi privilegi a nostro favore. Nel bambino di Betlemme, Egli ci assicura: “Tu per me vali più di tutto ciò che ho! Sono disposto a perdere tutto fino a “non considerare un tesoro geloso l’essere Dio” purché tu capisca che io ti amo e che voglio per te la vita e la vita in abbondanza; purché tu non possa più equivocare sulla sincerità del mio amore per te. Rinuncio a tutto purché tu smetta di pensarmi come padrone e mi accolga finalmente come un padre dal cuore di madre”!
Ecco il lieto annuncio del Natale: il Potente si fa impotenza, il Ricco si fa povertà, il Forte si fa debolezza, perché noi possiamo riscoprire la ricchezza della nostra vita pur segnata dalla debolezza, dalla fragilità, dalla solitudine.
Mi affascina un Dio che si fa incontro così: si impoverisce, si fa piccolo, si ritrae per farmi essere pienamente me stesso. Ma questo è l’amore: fare spazio all’altro, fino a farsi povero perché l’altro si arricchisca.
E’ veramente rivoluzionario per il nostro modo di pensare: farsi poveri per arricchire!
Infatti accanto allo stupore nel considerare ciò che Dio ha fatto per noi, mi colpisce il fatto che l’evento del Natale è la più radicale contestazione della nostra mentalità comune per cui solo chi è ricco e forte può aiutare gli altri (salvo poi che raramente si vede qualcuno che condivide ricchezza e potere!) e invece chi vive una condizione di fragilità, debolezza ed indigenza risulta solo uno scarto inservibile. Non è così, perché ciò che arricchisce è l’amore: niente è troppo piccolo di ciò che è offerto per amore e non serve aspettare di essere ricchi o perfetti per donare!
Ecco allora un messaggio di speranza per questo tempo difficile: Colui che si è fatto povero per amore, ci invita a credere che se sappiamo condividere la nostra povertà, possiamo essere tutti più ricchi di umanità!
Vi auguro di cuore di poter sperimentare questa paradossale potenza di Dio nella fragilità e debolezza che segnano i nostri giorni.
Buon Natale
don Andrea