Le letture della Domenica

Parrocchie Duomo – Santa Maria Maggiore

letture della messa  – versione stampabile

14 Luglio 2023

XV Domenica del tempo ordinario

Come gli apostoli vengono inviati in missione da Gesù, anche noi siamo chiamati ad annunciare e a testimoniare il Regno di Dio. Come per gli apostoli, anche a noi viene affidata una missione da compiere.

La Chiesa di Cristo è per sua natura missionaria ed ha la buona notizia di Cristo da annunciare con forza.

Ogni Eucaristia ci richiama a questo dovere di testimoni ed annunciatori: la salvezza del Regno è affidata alla forza del messaggio e allo Spirito che parla ai cuori. Anche ai nostri. Ogni Eucaristia che celebriamo ci invia in missione nel mondo di oggi.

 

PERDONARE

Non sempre siamo veri annunciatori e credibili testimoni della Parola: invochiamo su di noi la misericordia del Signore.

Signore, che ci hai scelti e benedetti prima della creazione del mondo, abbi pietà di noi. Signore pietà

Cristo, Parola di verità, che ci dai il tuo stesso potere sul maligno e sulla morte, abbi pietà di noi. Cristo pietà

Signore, che hai scelto e inviato i tuoi apostoli come messaggeri del tuo amore che salva, abbi pietà di noi. Signore pietà

 

COLLETTA

O Padre, che chiami tutti gli uomini
a essere tuoi figli in Cristo, concedi alla tua Chiesa di confidare solo nella forza dello Spirito per testimoniare a tutti le ricchezze della tua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo,

 

ASCOLTARE

1ª lettura – Am 7,12-15

Va’, profetizza al mio popolo.

Il profeta Amos ribadisce le sue origini profetiche. Non si è fatto profeta, né è stato costituito profeta da un uomo, ma la scelta è stata unicamente quella di Dio. L’essere profeta è una chiamata gratuita di Dio: un dono che Dio fa a chi vuole. Ieri come oggi.

Dal libro del profeta Amos

In quei giorni, Amasìa, [sacerdote di Betel,] disse ad Amos: «Vattene, veggente, ritìrati nella terra di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno». Amos rispose ad Amasìa e disse:

«Non ero profeta né figlio di profeta;

ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro. Il Signore mi prese, mi chiamò mentre seguivo il gregge. Il Signore mi disse: Va’, profetizza al mio popolo Israele».

Parola di Dio

 

Dal Salmo 84 (85)

Dal salmo si alza una voce profetica che manda ad annunciare un messaggio da parte di Dio. È un messaggio di pace, di perdono e di giustizia. Tale messaggio ha trovato nella venuta di Cristo il suo pieno compimento, che continua poi nella Chiesa, sua sposa.

Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annuncia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli. Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme, perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,

giustizia e pace si baceranno.

Verità germoglierà dalla terra

e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene

e la nostra terra darà il suo frutto;

giustizia camminerà davanti a lui:

i suoi passi tracceranno il cammino.

 

2ª lettura – Ef 1,3-14

In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo.

Inizia oggi la lettura semicontinua della lettera di san Paolo ai cristiani di Efeso. Nei primi versetti egli parla della scelta di Cristo nei nostri riguardi. Una scelta che è stata fatta prima della creazione del mondo, perché fossimo santi ed immacolati al suo cospetto nella carità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.

In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. In lui, mediante il suo sangue,  abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi con ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo la benevolenza che in lui si era proposto per il governo della pienezza dei tempi: ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra. In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati – secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà –a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo. In lui anche voi dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria.

Parola di Dio

 

Canto al Vangelo – Cf Ef 1,17-18

Alleluia, alleluia.

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo  illumini gli occhi del nostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.

Vangelo – Mc 6,7-13

Prese a mandarli.

Gesù è preoccupato della continuità della sua opera. Chiama i dodici e li manda in missione, tracciando loro lo stile della vita apostolica con cui dovranno presentarsi al mondo. Uno stile che ricalca le orme di Gesù, nel distacco dai beni di questo mondo e in quella povertà evangelica che forma la base di tutte le beatitudini.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.

E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».

Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Parola del Signore

 

PREGHIERA DEI FEDELI

Dio ci ha scelti per annunciare il suo Regno, donandoci tutto ciò che è necessario per continuare la sua missione. Preghiamo perché vinca le nostre resistenze e la nostra lentezza nel rispondere al suo invito. Preghiamo insieme: Padre, venga il tuo Regno.

Padre, fa risuonare nella Chiesa la voce forte dei tuoi profeti. Donale pastori santi, che con la parola e la vita annuncino agli uomini il vangelo che risana e guarisce. Ti preghiamo.

Ci hai scelti prima della creazione del mondo. Rendici consapevoli della tua chiamata alla santità e dona al nostro cuore di vivere la pienezza dell’amore. Ti preghiamo.

Assisti i tuoi sacerdoti. Fa’ che non si scoraggino per le incomprensioni e le persecuzioni, ma, radicati nella verità che annunciano, siano segni del tuo passaggio nella vita del mondo. Ti preghiamo.

Illumina tutti coloro che hanno responsabilità nella società civile, perché esercitino il loro compito in spirito di servizio e non per la ricerca di prestigio, accogliendo e favorendo soprattutto i più poveri e disagiati, preghiamo.

Rinnova in noi il dono del tuo Spirito. La sapienza che ha ispirato le Scritture, l’ardore che ha infiammato i tuoi santi, sia fonte di rinnovamento interiore per tutti. Ti preghiamo

Padre, hai inviato il tuo Figlio nel mondo per rivelarci il tuo progetto di salvezza. Donaci la forza e la generosità per rispondere alle esigenze del tuo Regno.

DOPO LA COMUNIONE

Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che per la comunione a questi santi misteri si affermi sempre più nella nostra vita l’opera della redenzione.

 

 

 

PREGHIERA

 

Tu lo sai bene Signore, che a queste condizioni io non sarei capace di andare! Non posso intraprendere un viaggio se prima non ho consultato le carte geografiche, se non ho riempito le mia valigie di tutto ciò che mi è necessario per qualsiasi evenienza – se non ho preso con me soldi, medicine, calzature di ogni tipo per affrontare le incertezze del tempo.

Quante volte, poi, mi è accaduto di pentirmi di tutto questo materiale ingombrante, così inutile, così pesante che mi sono trascinato dietro! Ma io sono fatto così: penso di dover contare solo su me stesso, ritengo di dover far fronte con le mie sole forze ad ogni situazione difficile, ho vergogna di chiedere aiuto, ho timore nel rivelarmi fragile e indifeso ho paura che riconoscano la mia debolezza le mie incrinature.

Alle mie condizioni, Signore Gesù, non è possibile predicare il tuo vangelo. E allora tu mi obblighi a viaggiare come i dodici: mi liberi dalle valigie troppo piene della mia presunzione, e mi affidi alla tua Parola, mi togli dalle mani soldi e calzature, tripli cambi di vestiti e mi fai conoscere dei fratelli, mi strappi le cartine geografiche con i miei itinerari e mi metti nelle mani dello Spirito.