Parrocchie Duomo – Santa Maria Maggiore
letture della messa – versione stampabile
Parrocchia S. Vigilio e S. Maria
1 novembre 2024 Tutti i Santi
È nella gioia che noi oggi celebriamo la folla immensa di uomini e donne di ogni età, popolo e nazione, che hanno lasciato ardere la loro vita dell’amore di Dio e dei fratelli.
Questi santi sono nostri fratelli e ci ricordano che la santità è possibile. Anzi, è chiamata per ogni cristiano a conformarsi pienamente all’immagine di Cristo.
La gioia del cielo trovi un’eco in questa nostra Eucaristia.
PERDONARE
Siamo lontani dal vivere come Gesù ci ha insegnato. Consapevoli dei nostri limiti e del peccato che ci insidia, chiediamo a Dio di mostraci la sua misericordia.
Signore, che fai brillare la tua luce sul nostro cammino, abbi pietà di noi. Signore pietà
Cristo, che doni con larghezza la tua grazia, abbi pietà di noi. Cristo pietà
Signore, che vieni in soccorso della nostra debolezza, abbi pietà di noi. Signore pietà
COLLETTA
Dio onnipotente ed eterno, che doni alla tua Chiesa la gioia di celebrare in un’unica festa i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo, per la comune intercessione di tanti nostri fratelli, l’abbondanza della tua misericordia.
ASCOLTARE
1ª lettura – Ap 7,2-4.9-14
Il numero infinito di eletti visti da Giovanni hanno reso candide le loro vesti nel sangue dell’Agnello. Essi sono i santi, i redenti, coloro che la grazia battesimale e pasquale ha condotto dalla grande tribolazione alla terra promessa.
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio». E udii il numero di coloro che furono segnati con il centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele.
Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello».
E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen».
Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello».
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal 23
Il Salmo proclama la signoria universale di Dio e ci invita ad un rapporto autentico con lui, ad avere mani innocenti e cuore puro per entrare al suo cospetto.
Rit.: Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.
Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari e sui fiumi l’ha stabilito.
Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli.
Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
2ª lettura – 1 Gv 3,1-3
Vedremo Dio così come egli è.
Il dono del Padre rende possibile quello che, senza il suo amore, è sempre stato uno sforzo vano: essere suoi figli. Accogliere tale amore, essere figli di Dio e nutrire la speranza di divenire così somiglianti a lui da essere un «suo ritratto». È quanto hanno fatto i santi. In questo consiste la santità.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. Parola di Dio.
Canto al Vangelo Mt 11,28
Alleluia, alleluia.
Venite a me,
voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro.
Vangelo – Mt 5,1-12a
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
La Chiesa primitiva ha considerato il Discorso della montagna come la promulgazione da parte di Gesù della nuova alleanza. Le beatitudini sono una promessa per la vita eterna, un annuncio di salvezza. Esse fin da ora ci donano la beatitudine di chi è amato da Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Parola del Signore.
PREGHIERA DEI FEDELI
Desiderosi di salire il monte del Signore e di stare nel suo luogo santo, invochiamo il Padre di ogni beatitudine per la Chiesa, per la nostra comunità e per l’umanità intera.
Preghiamo insieme e diciamo: Raduna i tuoi figli, Signore.
Per la Chiesa, costituita da una schiera di testimoni che narrano la bellezza di una vita che cerca il regno di Dio e la sua giustizia: perché sia sempre segno e strumento di unità e di pace. Preghiamo.
Per noi qui riuniti, chiamati ad essere beati: perché lo spirito delle beatitudini pervada la nostra vita ispirando per i fratelli serenità e fiducia. Preghiamo.
Per i governanti delle nazioni: perché siano operatori di pace perseguendo il bene delle comunità e dei popoli senza prevaricazione e violenza. Preghiamo.
Per i malati e quanti soffrono nella carne e nello spirito: perché possano ritrovare nel sostegno dei fratelli un raggio di speranza e di conforto. Preghiamo.
Per i nostri cari defunti: perché possano godere della visione del volto luminoso del Padre, accolti tra le schiere dei beati. Preghiamo.
Il nostro cuore contempla oggi, o Dio, la Gerusalemme celeste, la città santa: guidaci al monte della promessa, dove celebreremo il tuo amore per tutti i secoli dei secoli.
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, unica fonte di ogni santità, mirabile in tutti i tuoi Santi, fa’ che raggiungiamo anche noi la pienezza del tuo amore, per passare da questa mensa, che ci sostiene nel pellegrinaggio terreno, al festoso banchetto del cielo. Per Cristo nostro Signore.
Dalla Esortazione apostolica: “Gaudete et exultate” di Papa Francesco
Per essere santi non è necessario essere vescovi, sacerdoti, religiose o religiosi. Molte volte abbiamo la tentazione di pensare che la santità sia riservata a coloro che hanno la possibilità di mantenere le distanze dalle occupazioni ordinarie, per dedicare molto tempo alla preghiera. Non è così. Tutti siamo chiamati ad essere santi vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno, lì dove si trova. Sei una consacrata o un consacrato? Sii santo vivendo con gioia la tua donazione. Sei sposato? Sii santo amando e prendendoti cura di tuo marito o di tua moglie, come Cristo ha fatto con la Chiesa. Sei un lavoratore? Sii santo compiendo con onestà e competenza il tuo lavoro al servizio dei fratelli. Sei genitore o nonna o nonno? Sii santo insegnando con pazienza ai bambini a seguire Gesù. Hai autorità? Sii santo lottando a favore del bene comune e rinunciando ai tuoi interessi personali. (n.14) Lascia che la grazia del tuo Battesimo fruttifichi in un cammino di santità. Lascia che tutto sia aperto a Dio e a tal fine scegli Lui, scegli Dio sempre di nuovo. Non ti scoraggiare, perché hai la forza dello Spirito Santo affinché sia possibile, e la santità, in fondo, è il frutto dello Spirito Santo nella tua vita (cfr Gal 5,22-23). Quando senti la tentazione di invischiarti nella tua debolezza, alza gli occhi al Crocifisso e digli: “Signore, io sono un poveretto, ma tu puoi compiere il miracolo di rendermi un poco migliore”. Nella Chiesa, santa e composta da peccatori, troverai tutto ciò di cui hai bisogno per crescere verso la santità. Il Signore l’ha colmata di doni con la Parola, i Sacramenti, i santuari, la vita delle comunità, la testimonianza dei santi, e una multiforme bellezza che procede dall’amore del Signore (n.15) Per un cristiano non è possibile pensare alla propria missione sulla terra senza concepirla come un cammino di santità, perché «questa infatti è volontà di Dio, la vostra santificazione» (1 Ts 4,3). Ogni santo è una missione; è un progetto del Padre per riflettere e incarnare, in un momento determinato della storia, un aspetto del Vangelo (n.19) Voglia il Cielo che tu possa riconoscere qual è quella parola, quel messaggio di Gesù che Dio desidera dire al mondo con la tua vita. Lasciati trasformare, lasciati rinnovare dallo Spirito, affinché ciò sia possibile, e così la tua preziosa missione non andrà perduta. Il Signore la porterà a compimento anche in mezzo ai tuoi errori e ai tuoi momenti negativi, purché tu non abbandoni la via dell’amore e rimanga sempre aperto alla sua azione soprannaturale che purifica e illumina.