Le letture della Domenica

Parrocchie Duomo – Santa Maria Maggiore

letture della messa  – versione stampabile

2 giugno 2024

Santissimo Corpo e Sangue di Cristo

La solennità odierna ci invita a fare nostro il memoriale della Cena del Signore. Alla nostra contemplazione viene offerto il gesto di Gesù che rimane in noi e con noi attraverso il segno del pane e del vino divenuti suo Corpo e suo Sangue.

Ancora una volta egli ci invita alla sua mensa, ci fa partecipi della sua stessa vita.

Ringraziandolo per il suo immenso dono d’amore cerchiamo di realizzare nella nostra esistenza la comunione vera con lui e tra di noi.

PERDONARE

Signore, che ci raduni alla mensa della tua Parola e del Pane di vita, abbi pietà di noi. Signore pietà

Cristo, che per amore nostro offri il tuo corpo in sacrificio sulla croce, abbi pietà di noi. Cristo pietà

Signore, che sei con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo, abbi pietà di noi. Signore pietà

COLLETTA

Signore, che ci hai radunati intorno al tuo altare per offrirti il sacrificio della nuova alleanza, purifica i nostri cuori, perché alla cena dell’Agnello
possiamo pregustare la Pasqua eterna
della Gerusalemme del cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

ASCOLTARE

1ª lettura – Es 24,3-8

Le pagine dell’Antico Testamento oggi ci parlano dell’Alleanza tra Dio e il suo popolo. Con questo evento viene profetizzata la nuova ed eterna alleanza che Gesù sigillerà con il suo sangue.

Dal libro dell’èsodo

In quei giorni, Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!». Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore. Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà sull’altare. Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto». Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!». Parola di Dio.

Dal Salmo 115 (116)

Con il salmista, ringraziamo il Signore, per l’aiuto concesso in un grande pericolo. Lo facciamo alzando il calice della salvezza ed invocando il suo nome. Gesù ci ha donato il suo sangue, segno della comunione con lui. Una comunione che ci colma di gioia.

Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.

Che cosa renderò al Signore,

per tutti i benefici che mi ha fatto?

Alzerò il calice della salvezza

e invocherò il nome del Signore.

Agli occhi del Signore è preziosa

la morte dei suoi fedeli. Io sono tuo servo, figlio della tua schiava: tu hai spezzato le mie catene.

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome del Signore. Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo.

2ª lettura – Eb 9,11-15

Il sangue di Cristo purificherà la nostra coscienza.

I sacrifici antichi si facevano offrendo a Dio sangue di vitelli e di capri. Il sacrificio pasquale di Cristo si compirà nel suo sangue, che ci purificherà e ci donerà salvezza.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, Cristo è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d’uomo, cioè non appartenente a questa creazione. Egli entrò una volta per sempre nel santuario, non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna.

Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo – il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio – purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente?

Per questo egli è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa.

Parola di Dio.

Canto al Vangelo – Gv 6,51

Alleluia, alleluia.

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore, se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.

Vangelo – Mc 14,12-16.22-26

Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue.

Marco ci dona il suo racconto dell’istituzione dell’Eucaristia nell’ultima cena di Gesù con i suoi. Riascoltiamo queste righe con attenzione e trepidazione, pensando a Cristo che si offre a noi, che rimane con noi sotto le specie del pane e del vino. Egli resta al nostro fianco, con la sua presenza, per le strade della vita.

Dal Vangelo secondo Marco

Il primo giorno degli àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?».

Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».

I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.

Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».

Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

Parola del Signore.

PREGHIERA DEI FEDELI

Al Padre, che nell’Eucaristia ci ha lasciato il memoriale vivo dell’alleanza compiuta nel corpo e nel sangue di Cristo, rivolgiamo con fiducia la nostra preghiera. Lo invochiamo dicendo: Salvaci, o Signore.

Per la Chiesa, perché continui a essere costruttrice di comunione e spinga gli uomini a vivere in uno spirito di solidarietà, preghiamo.

Perché nell’Eucaristia ogni cristiano possa incontrare il sostegno per il cammino di ogni giorno e la forza per lottare contro il male, preghiamo.

Per gli ammalati e gli anziani, perché trovino nell’Eucaristia il sostegno alle loro sofferenze, e nella solidarietà della comunità un conforto per la loro solitudine, preghiamo.

Per i responsabili delle nazioni e degli organismo internazionali, perché promuovano con impegno e responsabilità, percorsi di pace e di giustizia nel mondo, preghiamo

Perché ogni celebrazione ci apra lo sguardo al termine ultimo del nostro cammino che è l’incontro pieno e gioioso con Dio nella vita eterna, preghiamo.

O Dio nostro Padre, che in Cristo morto e risorto ci hai lasciato il segno meraviglioso del tuo amore, e in lui hai concluso la tua alleanza definitiva con gli uomini, fa’ che viviamo sempre con intensità e riconoscenza questo grande dono, in comunione con tutti i nostri fratelli. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

DOPO LA COMUNIONE

Donaci, Signore, di godere pienamente della tua vita divina nel convito eterno, che ci hai fatto pregustare in questo sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue.

AVVISI

Giovedì 6/6: adorazione eucaristica mensile nella chiesa di S.Chiara dalle 9 alle 17.

Venerdì 7/6: la lunga notte delle chiese: iniziative di cultura, preghiera e riflessione nelle chiese di S..Francesco Saverio e del Suffragio dalle 18 alle 23. In bacheca trovate il programma.

Con lunedì 10/6 entra in vigore l’orario estivo delle Messe: saranno sospese le Messe festive del sabato alle 16 in S.Francesco e della domenica alle 11.15 in S.Maria. La Messa feriale (lun-ven) delle 7.10 in Duomo verrà sospesa in agosto.

PREGHIERA

Gesù avevi donato tutto, non avevi trattenuto nulla per te. Avevi donato il tuo tempo, che è la cosa più preziosa di ogni uomo, perché tutti potessero incontrarti ed ascoltarti, vederti e toccarti.

Avevi donato la tua parola perché tutti sentissero a notizia buona: Il Regno che viene, perché tutti avvertissero che Dio veniva loro incontro in qualsiasi situazione, nel profondo di qualsiasi oscurità, per offrire una vita nuova.

Avevi donato gesti di bontà e di tenerezza, di coraggio e di misericordia: avevi toccato il lebbroso, rimesso in piedi il paralitico, restituito i figli morti a coloro che li amavano.

I tuoi occhi avevano guardato con limpidezza ed amore anche le creature segnate a dito per il loro comportamento. Nelle situazioni scabrose ti eri mostrato pieno di saggezza e di bontà.

Non ti restava altro da offrire che te stesso, il tuo corpo e il tuo sangue , la tua stessa vita. E ne hai fatto un dono per tutti. Ci hai lasciato un segno perenne del tuo amore che non viene meno.

Tu metti nelle mie mani te stesso, quel pane che è il tuo corpo spezzato per la vita del mondo.