PREGHIERA
Anche tu quel giorno, Gesù, sei entrato in un club esclusivo, in casa di un capo dei farisei. Invitato a pranzo ti sei messo ad osservare quello che accadeva: sotto il gioco della cortesia e del galateo hai messo in luce una realtà molto meno edificante.
Hai evidenziato la smania dei primi posti, la voglia apparire, di primeggiare…
Cosa diresti oggi, Gesù, se venissi ai nostri banchetti, alle nostre cene, ai nostri incontri?
Cosa segnaleresti sotto l’apparenza delle belle maniere, dei sorrisi sforzati, dei complimenti d’obbligo?
Tu ci insegni atteggiamenti e stili nuovi dettati dalla generosità, non dall’interesse, dalla bontà, non dal calcolo, dalla semplicità, non dalla presunzione.
Roberto Laurita
PREGHIERA
Non mi piacciono le strettoie o Signore: se voglio passare devo abbandonare i bagagli che mi trascino dietro ovunque vada, e sono la mia sicurezza, il mio sostegno nelle avversità.
Non mi piacciono i sentieri ripidi che mi obbligano ad usare le mani per trovare un appiglio e proseguire l’arrampicata.
Vorrei porte larghe spaziose da attraversare con il mio carrello stracolmo.
Vorrei comode autostrade da percorrere a velocità sostenuta. Ma il tuo Regno non prevede che porte strette e strade in salita e se vi voglio entrare mi devo rassegnare a queste condizioni. Non potrò neppure contare sulle amicizie, sui contatti importanti, sulla presenza costante nei posti giusti , nei luoghi sacri, addirittura alla tua mensa.
Tu guardi ai fatti, tu consideri le opere e questo sarà causa di non poche sorprese quando gli ultimi saranno ammessi ai primi posti.
Roberto Laurita
PREGHIERA
Vorrebbero fare di te , Gesù, l’eterno pompiere, colui che risolve le difficoltà, che smorza i contrasti, che spegne le divisioni, che impedisce o risolve i conflitti. Ma ti dichiari di essere un incendiario: sei venuto a portare il fuoco sulla terra, ad accendere e non a spegnere.
Vorrebbero fare di te Gesù, il costruttore di una pace a “poco prezzo”, che lascia intatte le situazioni, che fa accettare le ingiustizie ed inghiottire i soprusi, le umiliazioni, le disuguaglianze. Ma tu sei venuto a cambiare la faccia della terra, a trasformare questa nostra storia e questo non si realizza nell’umanità in modo magico.
C’è un percorso ripido da affrontare, ci sono rischi da correre fino in fondo, c’è una parte di sofferenza e di sacrificio che ognuno deve prendere su di sé.
La pace autentica ha un prezzo e tu sei disposto a pagarlo: è il prezzo del sangue, l’offerta della tua vita.
Roberto Laurita