Le letture della Domenica

Parrocchie Duomo – Santa Maria Maggiore

letture della messa  – versione stampabile

28 luglio 2024

XVII Domenica del tempo ordinario

GIORNATA MONDIALE DEI NONNI E DEGLI ANZIANI

Nella vecchiaia non abbandonarmi” (cfr. Sal 71,9)

La liturgia ci invita oggi a partecipare al banchetto imbandito da Gesù per noi, uomini immersi nell’oggi della storia e chiamati a divenire lievito che fermenta la massa del mondo. Gesù moltiplica i pani e dona del cibo materiale alle folle affamate.

Ma il pane materiale non basta a saziare la nostra fame, perché noi non viviamo solo di pane.

Siamo invitati a prendere coscienza di un’altra fame: la fame di Dio e della sua parola di salvezza che trova nutrimento dall’Eucaristia che oggi celebriamo.

PERDONARE

Chiediamo perdono per esserci preoccupati troppo della fame di cose umane e aver dimenticato di cercare il cibo che non perisce, ma che ci dona la vita eterna.

Signore, che hai saziato quanti ti seguivano con la tua parola e con il tuo pane, abbi pietà di noi. Signore pietà

Cristo, che nel tuo nome ci chiedi di condividere il pane quotidiano, abbi pietà di noi. Cristo pietà

Signore, che ti sei seduto a mensa con i poveri e i peccatori, abbi pietà di noi. Signore pietà

COLLETTA

O Padre, che nella pasqua domenicale ci chiami a condividere il pane vivo disceso dal cielo, aiutaci a spezzare nella carità di Cristo anche il pane terreno, perché sia saziata ogni fame del corpo e dello spirito.

ASCOLTARE

1ª lettura – 2 Re 4,42-44

Ne mangeranno e ne faranno avanzare.

Sono molte le figure bibliche con le quali Dio prefigura l’Eucaristia. Una di esse è la moltiplicazione dei pani operata dal Signore tramite il profeta Eliseo. Essa rimanda alla moltiplicazione dei pani narrata dai Vangeli. L’accento del brano è posto sull’abbondanza. Sarà la nota dominante nel banchetto del regno messianico.

Dal secondo libro dei Re

In quei giorni, da Baal-Salisà venne un uomo, che portò pane di primizie all’uomo di Dio: venti pani d’orzo e grano novello che aveva nella bisaccia. Eliseo disse: «Dallo da mangiare alla gente». Ma il suo servitore disse: «Come posso mettere questo davanti a cento persone?». Egli replicò: «Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: “Ne mangeranno e ne faranno avanzare”».

Lo pose davanti a quelli, che mangiarono e ne fecero avanzare, secondo la parola del Signore.

Parola di Dio

Dal Salmo 144 (145)

Pensando al tema eucaristico della liturgia della Parola, il salmo canta il Signore che provvede a tutti il cibo a suo tempo e che sazia la fame di ogni vivente. Fedele alle sue promesse, Dio continua ancora oggi a saziare la nostra fame: non solo corporale, con la sua Provvidenza, ma anche spirituale con il Corpo ed il Sangue di Gesù.

Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere

e ti benedicano i tuoi fedeli.

Dicano la gloria del tuo regno

e parlino della tua potenza.

Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa e tu dai loro il cibo a tempo opportuno. Tu apri la tua mano

e sazi il desiderio di ogni vivente.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie

e buono in tutte le sue opere. Il Signore è vicino a chiunque lo invoca, a quanti lo invocano con sincerità.

2ª lettura – Ef 4,1-6

Un solo corpo, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.

Uno degli effetti principali della nostra partecipazione all’Eucaristia è l’unità. San Paolo insiste su questa unità come frutto della carità che deve regnare in tutti noi. Tanti sono i motivi per attuarla, soprattutto perché Gesù ha pregato, nell’ultima cena, per tale unità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.

Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.

Parola di Dio

Canto al Vangelo – Lc 7,16

Alleluia, alleluia.

Un grande profeta è sorto tra noi,

e Dio ha visitato il suo popolo.

Vangelo – Gv 6,1-15

Distribuì a quelli che erano seduti quanto ne volevano.

Giovanni ci dona la sua descrizione della moltiplicazione dei pani nel deserto. Nella narrazione l’evangelista mette in evidenza l’azione quasi sacramentale di Gesù, in funzione della fede e dell’Eucaristia. Gesù è il pane vivo disceso dal cielo: chi mangia di lui vivrà in eterno

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.

Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».

Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.

Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI.

Il gesto di Gesù che moltiplica il pane per coloro che hanno fame, ci dimostra il suo grande amore e ci permette di rivolgerci al Padre con la sicurezza di essere ascoltati. Preghiamo insieme e diciamo. Donaci il tuo Spirito Signore.

Guida la tua Chiesa perché impari dal suo Signore i gesti del servizio disinteressato e sia sempre più una casa accogliente per i bisognosi. Preghiamo.

Insegnaci o Signore la virtù della gratitudine per tutti i doni che abbiamo ricevuto; perché sappiamo condividerli con generosità. Preghiamo.

Per tutti gli anziani, perché con la loro esperienza e la loro preghiera continuino a collaborare per costruire un mondo più fraterno. Preghiamo.

Per tutti i nonni e nonne, perché possano essere fonte di saggezza per le loro famiglie e perché sappiano trasmettere il tesoro della fede ai loro nipoti ed alle nuove generazioni. Preghiamo.

Per tutti quelli che sono in viaggio per vacanza; perché il meritato riposo porti beneficio all’anima e al corpo e rinnovi la disponibilità per nuovi impegni di bene. Preghiamo.

Accogli, Padre, le preghiere che la nostra comunità ha rivolto a te. Facci uno nell’amore, dono ai fratelli. Fa’ che siamo pane per gli affamati e speranza per gli afflitti, segno di unità e pace per il mondo intero.

DOPO LA COMUNIONE

O Dio nostro Padre, che ci hai dato la grazia di partecipare al mistero eucaristico, memoriale perpetuo della passione del tuo Figlio, fa’ che questo dono del suo ineffabile amore giovi sempre per la nostra salvezza.

Per Cristo….

AVVISI

Giovedì 1/8: Camminata della Trasfigurazione a Vigo di Fassa, organizzata dall’AC. In bacheca trovate il volantino. Per informazioni ed iscrizioni scrivere a: segreteria@azionecattolica.trento.it

DAL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO

PER LA GIORNATA DEI NONNI E DEGLI ANZIANI

Cari fratelli e sorelle!

Dio non abbandona i suoi figli, mai. Nemmeno quando l’età avanza e le forze declinano, quando i capelli imbiancano e il ruolo sociale viene meno, quando la vita diventa meno produttiva e rischia di sembrare inutile. Egli non guarda le apparenze e non disdegna di scegliere coloro che a molti appaiono irrilevanti. Non scarta alcuna pietra, anzi, le più vecchie” sono la base sicura sulla quale le pietre “nuove” possono appoggiarsi per costruire tutte insieme l’edificio spirituale.

La Sacra Scrittura, tutta intera, è una narrazione dell’amore fedele del Signore, dalla quale emerge una consolante certezza: Dio continua a mostrarci la sua misericordia, sempre, in ogni fase della vita, e in qualsiasi condizione ci troviamo, anche nei nostri tradimenti.

I salmi sono colmi della meraviglia del cuore umano di fronte a Dio che si prende cura di noi, nonostante la nostra pochezza; ci assicurano che Dio ha tessuto ognuno di noi fin dal seno materno e che nemmeno negli inferi abbandonerà la nostra vita. Dunque, possiamo essere certi che ci starà vicino anche nella vecchiaia, tanto più perché nella Bibbia invecchiare è segno di benedizione (…).

La solitudine e lo scarto sono diventati elementi ricorrenti nel contesto in cui siamo immersi. Essi hanno radici molteplici: in alcuni casi sono il frutto di una esclusione programmata, una sorta di triste “congiura sociale”; in altri casi si tratta purtroppo di una decisione propria. Altre volte ancora si subiscono fingendo che si tratti di una scelta autonoma. Sempre di più «abbiamo perso il gusto della fraternità» e facciamo fatica anche solo a immaginare qualcosa di differente (…)

In questa IV Giornata Mondiale dedicata a loro, non facciamo mancare la nostra tenerezza ai nonni e agli anziani delle nostre famiglie, visitiamo coloro che sono sfiduciati e non sperano più che un futuro diverso sia possibile. All’atteggiamento egoistico che porta allo scarto e alla solitudine contrapponiamo il cuore aperto e il volto lieto di chi ha il coraggio di dire “non ti abbandonerò!” e di intraprendere un cammino differente.