L’Avvento è davvero un’opportunità per entrare nel Mistero, ma anche per andare alla radice dei nostri desideri più veri e farci scoprire la bellezza della responsabilità.È lo stile che in questo‘impossibile’ dovremmo avere per vivere la realtà che ci circonda.Il mondo non cambia a parole con una bacchetta magica, ma con le nostre scelte, i nostri impegni, i sì e i no che siamo capaci di dire. Non mi rassegno alla logica della guerra, dell’uso indiscriminato della forza, della corsa continua al riarmo. Non mi rassegno alle disuguaglianze, alla realtà di milioni di bambini che subiscono la fame, la mancanza di cure, l’analfabetismo.
Credo nella pace, / anche quando le armi sembrano / essere l’unica soluzione. / Credo nella pace sempre, / unica condizione in cui l’uomo può vivere / e continuare a sperare nel futuro. / Credo nella pace sempre, / perché la guerra ha causato milioni di morti, / distruzione e tragedie disumane. / Credo nella pace sempre, / perché la guerra di oggi, / la violenza di oggi, / vogliono diventare il nostro domani. / Ma un domani potrebbe non esserci. / Credo nella pace sempre, / una pace che parta dai sì e dai no che siamo capaci di dire, / dalla nostra responsabilità, / dalle nostre scelte. / Credo nella pace sempre, / una pace che nasca dalla bontà / affinché pace e giustizia vivano insieme / cementate dal perdono. / Credo a una pace in cui / l’impegno concreto di tanti aiuti tutti a capire / che il vero nemico è l’odio / e che il nostro futuro si difende con la pace. / Credo nella pace sempre, / ma non basta più parlare di pace, / è necessario scegliere, / usare la nostra creatività e umanità, / affinché il fratello e la sorella che incontriamo / trovino in noi una terra amica. / Credo nella pace sempre, / perché la pace ha me, ha te. (Ernesto Oliviero)