in preghiera per la famiglia

Preghiera della famiglia

Fa’ o Signore che nella nostra casa quando si parla ci si guardi negli occhi.

Non si sia mai soli o nell’indifferenza o nella noia: i problemi degli altri non siano sconosciuti o ignorati; chi abbia bisogno possa entrare e sia il benvenuto.

Il lavoro sia importante ma non più importante della gioia, il cibo sia il momento di gioia insieme e di parola, il riposo sia la pace del cuore oltre che del corpo.

La ricchezza più grande sia la gioia di essere insieme il più debole sia al centro della casa; il più piccolo e il più vecchio siano i più amati.

Il domani non faccia paura, perché Dio è sempre vicino. si renda grazie a Dio per tutto ciò che la vita offre e che il Suo amore ci ha dato; non si abbia paura di essere onesti e di soffrire per gli altri; il crocifisso esposto in casa non sia un portafortuna, ma ricordi tutto questo e la chiesa sia sempre l ’orizzonte più ampio.

La volontà di Dio sia fatta, così che ciascuno segua la sua vocazione, la strada indicata dal Signore.

Amen.

PREGHIERA nel giorno del Corpus Domini

Gesù avevi donato tutto, non avevi trattenuto nulla per te. Avevi donato il tuo tempo, che è la cosa più preziosa di ogni uomo, perché tutti potessero incontrarti ed ascoltarti, vederti e toccarti. Avevi donato la tua parola perché tutti sentissero a notizia buona: Il Regno che viene, perché tutti avvertissero che Dio veniva loro incontro in qualsiasi situazione, nel profondo di qualsiasi oscurità, per offrire una vita nuova. Avevi donato gesti di bontà e di tenerezza, di coraggio e di misericordia: avevi toccato il lebbroso, rimesso in piedi il paralitico, restituito i figli morti a coloro che li amavano. I tuoi occhi avevano guardato con limpidezza ed amore anche le creature segnate a dito per il loro comportamento. Nelle situazioni scabrose ti eri mostrato pieno di saggezza e di bontà. Non ti restava altro da offrire che te stesso, il tuo corpo e il tuo sangue , la tua stessa vita. E ne hai fatto un dono per tutti. Ci hai lasciato un segno perenne del tuo amore che non viene meno. Tu metti nelle mie mani te stesso, quel pane che è il tuo corpo spezzato per la vita del mondo.

ADORARE

O Signore, il nostro è il mondo dell’uomo, un mondo sempre più fondato sulla nostra sapienza, sulla nostra programmazione; un mondo frenetico: tabelle di marcia, calcolo delle probabilità, ricerca di mercato, automazione investimenti pubblici, privati, commissioni, sottocommissioni, piani quinquennali, decennali tutto dovrebbe condurre rapidamente ad un ottimo risultato, riducendo i passaggi e i costi.

Noi diciamo che «Dio è morto»: non ci interessa più la tua sapienza; l’evoluzione ordinata del tuo universo, il lento costante fluire delle tue stagioni non ci interessano più le tue promesse; non sappiamo più attendere; il nostro è un mondo senza speranza non sappiamo seminare senza preoccuparci se saremo noi o altri a mietere.

Invece la tua parola è una parola di grande pazienza che sprona ad una illimitata speranza: chi semina nelle lacrime raccoglierà nella gioia, se il seme non muore non porta frutto, una misura abbondante, il cento per uno.

Signore, semina la calma nella mia anima, semina la fiducia in te, la speranza nella tua parola più efficace di ogni programmazione umana.