Campane in Dialogo – 4 – dicembre 2022

  1. La lettera del parroco
    Carissimi parrocchiani, quest’anno il Natale ci porta un regalo particolare: la riapertura della Cattedrale restituita nella sua bellezza e luminosità, dopo un lungo periodo di lavori. E’ una grande soddisfazione e per questo esprimiamo la nostra profonda riconoscenza a tutti coloro che hanno lavorato con passione e competenza per la realizzazione dell’opera. Riaprire lo spazio fisico della nostra splendida chiesa, significa lasciarci sollecitare ad essere una comunità di pietre vive, capace di accogliere il Signore e riflettere nelle nostre relazioni. Ciò che infatti il Signore desidera e a cui siamo costantemente richiamati in questo tempo di Avvento è disporci, come Maria, a fare di noi stessi una dimora per il Signore che viene; accoglierlo con cuore aperto per generarlo nella storia attraverso l’esercizio della carità. Sì, il fascino di questa cattedrale che ci conquista e ci rende coscienti del dono custodito da secoli dentro le sue mura, è un invito a ritrovare la bellezza della nostra vocazione: essere comunità dei testimoni del Risorto che diffonde la luce di Colui che “illumina ogni uomo che viene in questo mondo”. Ci sarà di richiamo continuo in questo compito di essere luce di speranza, la ritrovata luminosità della chiesa, che costituisce un elemento di immediato stupore per chi l’aveva vista in precedenza. Contemplando la bellezza della nostra Cattedrale, siamo anche sollecitati a renderla sempre più luogo vivo e palpitante di fede vissuta ed attuale. Non può ridursi solo ad un museo di antiche, seppur gloriose, memorie, né ad una esposizione di pur splendide opere d’arte; ma deve manifestarsi come lo spazio vivace e vitale di una comunità che celebra con gioia il suo Signore e per questo affascina ed attrae.Si tratterà di ritrovare il gusto di celebrare, non per assolvere un precetto, non per farsi vedere, non per un superficiale estetismo o per tradizione, ma per godere la compagnia del Signore e dei fratelli e per mostrare la forza della nostra speranza nella promessa di Dio.Si tratterà di ritornare ad abitarla come fratelli e sorelle per far crescere relazioni comunitarie sempre più significative ed incoraggianti, all’insegna di quella gratuità a cui la bellezza ci educa.Si tratterà di offrirla come spazio privilegiato del silenzio che apre il cuore di chi è in ricerca all’incontro con Colui che viene a cercarci.Buon Natale

     Don Andrea

     

  2. CELEBRAZIONE DELLA CRESIMA                                              a cura di Egle
  3. Fine settimana di festa per circa sessanta ragazzi delle comunità parrocchiali di Trento centro che, alle ore 15,00 dello scorso 19 novembre, hanno ricevuto il sacramento della Cresima presso la chiesa del Santissimo Sacramento di Trento.Dopo un cammino di preparazione, il gruppo dei ragazzi frequentanti la classe 3° media opportunamente guidati dai catechisti ed accompagnati dai padrini/madrine prescelti/e, ha celebrato un momento di passaggio religioso molto significativo dinanzi al Vescovo Mons. Lauro Tisi che durante l’omelia ha invitato i ragazzi a prediligere le relazioni umane, diffidando da chimeriche emozioni ricercate sui social. La Cresima è il sacramento attraverso il quale il cresimando di riceve lo Spirito Santo confermando, davanti a Gesù e alla comunità, la propria fede. Allo stesso tempo i ragazzi si impegnano a proseguire il cammino di fede in un percorso vissuto nella quotidianità della crescita nella fede e nel sostegno a superare gli ostacoli grazie anche all’ausilio del padrino/madrina. Ricevendo il sigillo dello Spirito Santo, il cresimando si impegna ad essere parte viva della comunità. Un sincero augurio, dunque, a tutti coloro che, ricevendo il Sacro Sigillo e confermando il loro amore per Gesù, sono diventati parte viva della nostra comunità cristiana.
  4. Tutti “SANTI” per qualche ora                                     a cura di Carla
  5. Lunedì 31 ottobre come bambini e ragazzi ci siamo ritrovati per la festa di Tutti i santi. Quando siamo arrivati all’oratorio, abbiamo ricevuto un cartellino con la scritta Santa/San a cui abbiamo affiancato il nostro nome, poi ci siamo lanciati nella scoperta della vita di alcuni santi anche attraverso vari giochi. Due simpatiche ragazze ci hanno raccontato la storia di San Francesco (patrono d’Italia). Si è spogliato dei suoi abiti lussuosi per condurre una vita di sobrietà, povertà e attenzione per il creato. Per ricordare il legame di Francesco con gli animali abbiamo fatto il gioco del memory: si è creato subito spirito di squadra tanto che tutti tifavano affinché il vicino trovasse i due animali uguali. Siamo poi passati a Santa Chiara, amica di San Francesco e fondatrice delle Clarisse Scalze e quindi scalzi siamo andati in palestra e, fidandoci dei nostri compagni, bendati abbiamo fatto un percorso. Abbiamo ascoltato la storia di San Massimiliano Kolbe, francescano morto ad Auschwitz. Ha cercato di sollevare le angosce dei suoi camerati nel blocco 14 ed è morto al posto di un padre di famiglia. Proprio per questo suo carattere gioviale l’attività in cui ci siamo sfidati è stato il gioco ruba bandiera.Infine abbiamo scoperto che i Santi Cirillo e Metodio hanno tradotto la Bibbia per i popoli dell’Est inventando un nuovo alfabeto, il cirillico. La sfida proposta è stata quella di decifrare un messaggio scritto con un alfabeto segreto.Non è mancato un momento di raccoglimento in cappella. Ognuno ha portato una candelina accesa sull’altare e ha fatto una piccola preghiera. Momento toccante sia per le parole di Don Andrea sul fatto che ognuno può fare la sua parte per fare del bene e quindi essere un po’ “santo” sia per l’atmosfera che si era creata con le singole luci che sembravano una sola e per il significato delle preghiere condivise.Per concludere la cena in compagnia con pasta al ragù e dolci.
  6. LA CATTEDRALE RIAPERTA

Restituita alla comunità sabato 10 dicembre, la Cattedrale ora appare in tutta la sua luminosità.

IL RESTAURO

Preceduto dal restauro esterno dei primi anni Duemila, il restauro interno – progettato a partire dal 2010 e autorizzato dalla Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia Autonoma di Trento nel 2014 – prendeva le mosse nel 2017 nella navata laterale nord; la seconda parte dell’intervento (dal luglio 2019 a giugno 2021) ha riguardato la navata centrale ed una parte della navata sud, mentre da luglio 2021 ad oggi ha interessato il transetto, il tiburio e la zona absidale.

Gli interventi di restauro e consolidamento strutturale della cattedrale – realizzati sotto la supervisione dell’ingegner Edoardo Iob e dell’architetto Ivo Bonapace – sono stati realizzati dalla ditta Lares di Venezia.

Insieme al restauro dell’apparato lapideo, sono state eseguite importanti opere di consolidamento strutturale e di miglioramento sismico della fabbrica con estesi interventi di iniezione di malte nelle murature e nei piloni e consolidamenti con barre in acciaio. L’intervento di consolidamento strutturale è stato completato dall’installazione di un articolato sistema di monitoraggio strutturale dotato di strumentazione di alta precisione.

Sulle superfici affrescate e in particolare sul “San Cristoforo” nel transetto sud sono stati rivenuti pigmenti che raramente si trovano su pitture murali, con una ricchezza di colori tipici di opere d’arte particolarmente preziose quali il cinabro (solfuro di mercurio), la malachite e l’azzurrite (carbonati basici di rame).

Sono state restaurate anche le superfici vetrate, con l’importante Rosone della Fortuna, il coro ligneo settecentesco e l’organo collocati nell’abside della cattedrale.

Il coro ligneo e l’organo sono stati completamente smontati e restaurati nei laboratori della ditta Orsingher di Trento e della ditta Mascioni Organi di Azzio (Varese).

Il restauro delle superfici vetrate è stato affidato alla ditta Arte Poli di Verona ed è stato attuato in parte presso i loro laboratori ed in parte in cattedrale. Le tessere sono state smontate, pulite e ridipinte sul lato interno

ALCUNI NUMERI

Per la sua progettazione ed attuazione l’intervento di restauro ha richiesto complessivamente circa 10 anni di attività, nel corso dei quali sono state sviluppate oltre 100 mila ore di lavoro, a cura di oltre 100 operatori tra progettisti, restauratori e tecnici di varie aree e competenze specialistiche.

L’importo complessivo dei lavori è pari a 8.530.000 euro di cui 2.750.000 euro per interventi di consolidamento strutturale e miglioramento sismico e per interventi accessori di completamento. La Provincia Autonoma di Trento interviene con un contributo pari al 75% del totale dei costi, il resto è a carico dell’Arcidiocesi di Trento e del Capitolo della Cattedrale.

Per l’allestimento dei cantieri dei tre lotti, si è reso necessario installare oltre 21 mila metri cubi di ponteggio. Le imponenti strutture provvisionali hanno consentito di raggiungere e restaurare tutti i paramenti lapidei e le superfici voltate della navata centrale sino a 25 metri di altezza e del tiburio fino alla sommità di 32 metri di altezza.

L’intervento di restauro ha interessato oltre seimila metri quadrati di superficie ed è stato eseguito con le più avanzate metodologie d’intervento al fine di garantire il consolidamento con barre in acciaio (impiegati circa 4 chilometri di barre in acciaio inox di vari diametri) e funi, la conservazione e il rispetto delle coperture presenti (ad esempio con impacchi temporizzati con acqua deionizzata e soluzioni di carbonato di ammonio).

Nel corso dei lavori sono stati restaurati complessivamente circa 200 metri quadrati di superfici affrescate, di cui la metà collocate nei transetti nord e sud con ben 24 preziosissimi dipinti del XIII e XIV secolo per oltre cento metri quadrati di estensione complessiva.

UN NUOVO AFFRESCO

L’intervento ha messo anche in luce un affresco medievale, “Madonna in trono con Bambino e Santi”: dai primi studi può essere fatto risalire al 1300. Era quasi completamente celato, almeno dal 1893, dietro il monumento funebre del vescovo Bernardo Clesio, ora spostato nella posizione originaria nella parete sud.

Nell’occasione della solenne celebrazione per la riapertura della Cattedrale il vescovo Lauro ha recitato una preghiera di consacrazione della Diocesi a Maria:

 

O Vergine Maria, Madre di Cristo, immagine e modello della Chiesa,

con fiducia chiediamo la tua materna protezione per la nostra Chiesa diocesana.

Tu sei la Vergine in ascolto, che accogli lieta la Parola

e la mediti incessantemente nel tuo cuore.

Fa’ che anche noi sappiamo custodirla e meditarla

e così viverla nella quotidianità.

Tu sei la Donna orante, che esalti nel cantico di lode la misericordia del tuo Signore,

intercedi sollecita in favore degli sposi, e ti unisci con gli Apostoli in preghiera unanime.

Questa Comunità che ti invoca sappia pronunciare il nome del tuo Figlio

per innalzare il proprio cantico di lode e invocare protezione e aiuto

soprattutto per i più poveri ed emarginati.

Tu sei la Madre feconda, che per la potenza dello Spirito genera il Figlio,

e presso la croce sei proclamata Madre del popolo della nuova alleanza.

La Chiesa Trentina non abbia paura di rimanere ai piedi

delle tante croci di quest’ora della storia.

Tu sei la Figlia di Sion, che, offerente al tempio, presenti il Primogenito

e addolorata, presso l’albero della vita, sei associata al suo sacrificio.

Ottieni anche a noi di diventare offerta d’amore per gli altri,

spezzando il pane della carità e della fraternità.

Sotto la tua protezione, Santa Maria, sapremo guardare con speranza al futuro:

Intercedi per questa nostra Chiesa,

perché sia fervida nella fede, forte nell’amore, incrollabile nella speranza.

NOTE TECNICHE

Ascoltando le spiegazioni appassionate dei tecnici che hanno lavorato in questo cantiere si comprendono complessità e interconnessione delle diverse discipline coinvolte.

Sono state affrontate importanti questioni ingegneristiche per contrastare i molti problemi di natura statica con cui la Cattedrale da sempre convive. Essa poggia infatti su un terreno che originariamente era un alveo fluviale. Già a fine diciannovesimo secolo l’architetto Enrico Nordio realizzò, proprio a partire da questo problema, un importante intervento di restauro del quale si possono scorgere le tracce nella volta della navata centrale. L’intervento attuale, oltre ad approfondire le conoscenze delle tecniche costruttive medioevali, ha permesso di conoscere in modo approfondito la struttura dei sedici pilastri polilobati e di consolidarli inserendo leganti e tiranti in acciaio. L’intervento di consolidamento strutturale è stato completato dall’installazione di un sistema di monitoraggio strutturale costituito da celle di carico, fessurimetri e accelerometri di alta precisione.

Quello che si è concluso in queste settimane è un cantiere di dieci anni che ha permesso di conoscere in modo approfondito e dettagliato molti dei segreti architettonici, strutturali, artistici della nostra Cattedrale, svelati, studiati e restaurati utilizzando un approccio cautelativo che ha mantenuto continuamente fede ai principi di reversibilità e che si è avvalso di consulenti di eccellenza, come Giovanna Alessandrini, Maria Antonietta Crippa, Carlo Ferrari da Passano, Mauro Matteini, Michelangelo Lupo e le équipe dei docenti Pier Giorgio Malerba e Luigi Zanzi del Politecnico di Milano.

Oggi la “fabbrica della cattedrale”, come ecosistema di persone ed enti che desiderano conservarla e traghettarla nei prossimi decenni ha ancora molto lavoro da fare per mantenere viva, custodire e valorizzare la nostra bellissima basilica.

 

Il materiale qui presentato (contenuti e foto) è stato gentilmente messo a disposizione dall’ing. Edoardo Iob e rielaborato dalla redazione. La foto di pagina 3 è di Gianni Zotta quelle di pagina 1 e 5 di Gianni Zotta/Vita Trentina

 

5. IL CORO DEI RAGAZZI DEL DUOMO                     a cura di Stefano Rattini

Siamo pronti per la prima messa cantata, sabato 17 dicembre alle 19:00 in cattedrale! E’ da giovedì 6 ottobre che noi del Coro dei Ragazzi del Duomo ci raduniamo in oratorio, una volta in settimana, dalle 17 alle 18; i coristi e le coriste sono già 21, cui si aggiunge il violino di Chiara Fioretti, giovane e brava studentessa romana, che frequenta il conservatorio di Trento.

Con l’occasione, possiamo svelare il nostro logo, creato con sapienza e sensibilità da Barbara Dorigatti, mamma di quei tre maschietti che cantano nel coro fin dal primo giorno. Il cerchio del rosone, simbolo del Duomo, della Luce e delle “Cose Celesti”, è la forma che assume il nostro gruppo quando canta; le mani dei ragazzi, aperte e protese verso il rosone in gioiosa ricerca, non hanno colore: il coro accoglie chiunque ami il canto. Le piccole mani sono guidate da mani adulte, anch’esse rivolte al rosone perché anch’esse alla ricerca “delle Cose Invisibili”.

La scritta chiude il cerchio e in un certo senso lo protegge dall’alto.

Lunga vita al Coro dei Ragazzi del Duomo!

 

6. SABATO SERA PER  ADOLESCENTI                         a cura di don Francesco

Durante l’estate, si sa, è bello trovarsi la sera in compagnia a giocare: perché non approfittare dei nostri oratori allora? Un gruppo di adulti e di animatori del gruppo adolescenti si è messo a disposizione per tenere aperto l’oratorio di s. Pietro durante alcune sere dell’estate. Il campetto da calcio attirava parecchio e l’occasione era perfetta per permettere ad adolescenti e giovani di ritrovarsi in compagnia.

A settembre la proposta, nella sua semplicità, è sbucata di nuovo tra le possibili cose da fare: l’idea messa in campo è quella di mantenere l’oratorio aperto un sabato sera ogni due settimane. Il direttivo dell’oratorio, con la disponibilità di alcuni volontari, ha pensato di rilanciare l’opportunità per avere uno spazio dove trovarsi, stare in compagnia, giocare a calcetto o ping pong, con la presenza di qualche adulto. Il gruppo adolescenti della prima superiore ne ha approfittato spesso, decidendo di fissare i propri incontri proprio in concomitanza con l’oratorio aperto, in modo da prendersi del tempo per qualche attività per il gruppo e poi per giocare in compagnia!

 

7. VIENI ANCHE TU

Adolescenti e giovani

Appuntamento il sabato sera ogni due settimane all’oratorio di s. Pietro dalle 20.45 alle 22.30.

Tutti

Il coro della Messa delle 11.15 in S. Maria cerca nuove voci. Se ti piace cantare è l’occasione giusta! Le prove sono prima della Messa.

Anziani

Un martedì al mese alle 15.00 all’oratorio del Duomo per passare un paio d’ore in compagnia, con la collaborazione delle volontarie della parrocchia e dei servizi sociali del Comune.

 

8. ATTENZIONI IN MATERIA DI RISPARMIO ENERGETICO

Anche la parrocchia in questo periodo deve fare i conti con l’aumento delle spese per gas ed elettricità. Il Consiglio pastorale si è confrontato sull’argomento ed ha preso alcune decisioni, con l’attenzione che la razionalizzazione degli spazi e l’uso consapevole dei beni ci aiuti a sentirci sempre più comunità:

* Sostituzione dei gruppi illuminanti dell’oratorio del Duomo con lampade a led

* Chiusura dell’oratorio e del primo piano della canonica di S. Maria

* Chiusura della casa di Garniga in attesa della riapertura estiva.

 

9. CELEBRAZIONI NATALIZIE – orari

Lunedì 19 dicembre – Celebrazione comunitaria della riconciliazione con assoluzione individuale presieduta dall’Arcivescovo alle 20 in Duomo

Sabato 24 dicembre: Vigilia del Santo Natale – Messe al mattino secondo l’orario feriale  Messa di Natale alle 22 in S. M. Maggiore e  alle 24 in Duomo

Confessioni individuali in Duomo dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19; in S. Maria Maggiore dalle 9.30 alle 12 e dalle 14 alle 17 (confessa l’arcivescovo); in S. Francesco Saverio dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 15 alle 18.

Domenica 25 dicembreNatale del Signore – Messe in Duomo alle 8.15 e alle 10 (pontificale con l’Arcivescovo) – Messe in S. Maria Maggiore alle 9, alle 11.15 e alle 19.

Lunedì 26 dicembre: S. Stefano – Messa alle 8.15 in Duomo e alle 9 in S. M. Maggiore

Sabato  31 dicembre: ultimo giorno dell’anno Messe al mattino secondo l’orario feriale – Messe prefestive con Te Deum alle 16 in S. Francesco Saverio e alle 19 in Duomo (presieduta dall’Arcivescovo)

Domenica 1 gennaio: Solennità della Santa Madre di Dio e Giornata mondiale della pace    Messe in Duomo alle 8.15, alle 10 e alle 19 (presieduta dall’Arcivescovo) – Messe in S. Maria Maggiore alle 9 e 11.15

Giovedì 5 gennaio: vigilia dell’Epifania – Messe al mattino secondo l’orario feriale – Messe prefestive alle 16 in S. Francesco Saverio e alle 19 in Duomo

Venerdì  6 gennaio: Epifania del Signore – Messe in Duomo alle 8.15 e alle 10 (presieduta dall’Arcivescovo) – Messe in S. Maria Maggiore alle 9, alle 11.15 e alle 19.

Domenica  8 gennaio: Battesimo di Gesù – Messe con orario festivo.

 

10. VITA DI COMUNITA’  2022

Hanno celebrato la Pasqua nel Battesimo:

Brando Antonio Pasquini, Leonardo Di Fabio, Eleonora Valentini, Alyson Forte, Beatrice Bressan, Stefano Besana, Violante Zanoni, Caterina D’Alessandro, Zeno Bacca, Nicolò Guglielmi, Alice Coppola, Marisol Moreno Ali Tassainer, Matilde Paolazzi, Giada Perla Pagliani, Agata Pedrotti, Amelia Olimpia Job, Aurora Ferrari, Owen Hamzallari, Nathan Hamzallari.

Hanno celebrato le nozze in Cristo:

Sara Villotti e Massimo Vassallo  (26 marzo), Chiara Pellegrini e Fabio  Focaracci (4 giugno), Iris Devigilis e Diego Cattoni (2 luglio), Boiana Ristova e Matteo Corradini (9 luglio), Serena Ciavatta e Giorgio Franceschini (10 settembre).

Sono morti e vivono nel Signore:

Anna Bottura (101 anni), Tommaso Sussarellu (70 anni), Giuseppe Covelli (85 anni), Silvana Falferri (86 anni), Piera Marengo (98 anni), Marialuisa Dughero Fusari (89 anni), Angela Perego (84 anni), Maria Benedetta A Beccara (89 anni), Lidia Gasperetti (85 anni), Giuliano Pannarello (79 anni), Barbara Forato (46 anni), Michele Laner (51 anni), Attilio Dolci (83 anni), Mariano Pisetta (92 anni), Bernardina Tabarelli Defatis (101 anni), Ivonne Tita (91 anni), Irene Buonopane (86 anni).

 

11. ORARIO MESSE (settembre — giugno)

Messe feriali: ore 7.10 e 8.15 Duomo (ore 8 Lodi) –  ore 9 S. M. Maggiore

Messe prefestive: ore 16 S. Francesco Saverio – ore 19 Duomo

Messe festive: ore 8.15 (ore 8 Lodi) e 10 Duomo – ore 9, 11.15, 19 S. M. Maggiore