Progetto “Premurosi e pronti all’ospitaIità”

La Fondazione Comunità Solidale e la Caritas diocesana hanno proposto alle Parrocchie del Duomo e del Santissimo di Trento un’esperienza di solidarietà denominata “Premurosi e Pronti all’OspitaIità”: un progetto che vedrà impegnati alcuni volontari delle nostre parrocchie, disponibili per renderne possibile la realizzazione.

L’intento è di sostenere persone che stanno attraversando un periodo particolarmente difficile, mettendo a disposizione due appartamenti ubicati sopra la canonica della parrocchia del Santissimo.

Il progetto offre due distinte opportunità:

ospitalità a titolo gratuito a famiglie di bambini di varia provenienza, seguiti nel Centro Medico di Protonterapia di Trento per un ciclo di cure e particolarmente bisognosi di un ambiente decoroso, caldo e familiare; accoglienza in un ambiente riservato e protetto di giovani con  disturbi alimentari, alla presenza di un responsabile accompagnatore.

La Caritas diocesana, utilizzando propri fondi, ha già provveduto ad apportare le migliorie più urgenti e sta completando in questi giorni l’arredo degli appartamenti con mobili usati e nuovi, sempre frutto della generosità di molte persone.

Si sono poi individuati e resi disponibili alcuni volontari che si occuperanno nei dettagli dell’allestimento degli alloggi ed altri che seguiranno, sempre con l’aiuto di esperti, la formazione e l’accompagnamento delle persone operanti nel progetto.

Per tutti noi è una grande opportunità. La proposta di essere “premurosi e pronti” in questo tipo di servizio ci consente di mettere a disposizione di chi è nel bisogno risorse materiali e umane che non mancano nelle nostre parrocchie.Tutti possono sempre rendersi utili, a seconda delle disponibilità. Incontrare persone ferite da gravi problemi di salute – ma anche da solitudine, spesso spaesate, disorientate e sole – è dare concretezza alle parole che leggiamo nel Vangelo di ogni giorno e che papa Francesco non si stanca mai di ripetere. E ricordarlo in prossimità della Giornata del Malato ci interpella in modo particolare.

Grazie